Sei intossicati per i funghi a Torino, l'allarme dell'ASL: "Attenti alla cottura e occhio a chi li raccoglie"
In due mesi i pronto soccorso hanno segnalato all'ispettorato micologico del Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione dell'AslTo3 sei casi di intossicazione da funghi. A segnalarlo è la stessa Asl che mette in guardia dai rischi che si corrono raccogliendo funghi senza le necessarie attenzioni: il rischio può essere molto elevato.
«Le intossicazioni infatti - spiega una nota - non sempre sono dovute al consumo di funghi 'tossici'. Spesso dipendono dal consumo di funghi commestibili, ma non trattati nella maniera corretta, come la specie richiede». Per questo l'ispettorato micologico dell'Azienda sanitaria ha stilato una serie di avvertenze come raccogliere solo le specie di cui si è assolutamente sicuri, in caso di regalo consumare solo se si è sicuri che chi li ha raccolti è un esperto e, in caso di acquisto, controllare che sulla cassetta di vendita ci sia il certificato del micologo.
L'Asl ricorda anche che solo poche specie possono essere consumate crude, i 'reali', i 'prataioli', le 'lingue' e il Coprinus comatus «Tutti gli altri devono essere cotti, anche i boleti del gruppo edulis, i 'porcini'", precisa la Asl sottolineando che "tre delle chiamate del pronto soccorso di quest'anno erano dovute al consumo di funghi commestibili da cotti, ma mangiati crudi». Per alcuni fughi sono poi necessari trattamenti particolari, come una bollitura di almeno 15-20 minuti. In caso si stia male la Asl evidenzia che «è fondamentale recarsi al pronto soccorso e non sottovalutare la situazione, nemmeno se i sintomi regrediscono».
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