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Cesano Boscone, mangia funghi velenosi raccolti in un’aiuola: pensionata gravissima.

Ha raccolto dei funghi in un’aiuola sotto casa, li ha cucinati e mangiati. Ma i funghi erano altamente velenosi e le hanno provocato una gravissima intossicazione: i medici hanno eseguito d’urgenza un trapianto di fegato con cui sperano di salvarla. È ancora in gravi condizioni la 72enne, che abita a Cesano Boscone, nel quartiere Tessera.


Dalle parti di via Turati non è insolito vedere gente che raccoglie i funghi che crescono nelle aiuole o nei tronchi degli alberi. Mercoledì la signora, durante una passeggiata, ha notato dei funghi bianchi e carnosi. Le sono sembrati simili ai prataioli (Agaricus campestris), gli «champignon» che si trovano al supermercato. Così, li ha raccolti e consumati. Dopo alcune ore la donna ha cominciato ad accusare un grave malore, ha chiamato l’ambulanza e i soccorritori l’hanno accompagnata in ospedale al San Carlo. Il quadro clinico, però, segnava un peggioramento e la donna è stata trasferita all’ospedale di Bergamo, dove è stata sottoposta al trapianto di fegato. Le sue condizioni sono tuttora molto gravi. Non è chiaro di che specie fossero i funghi velenosi: forse falsi prataioli (Agaricus xanthodermus), oppure Entoloma sinuatum (che assomiglia all’agarico), o addirittura la pericolosissima Amanita virosa. Il sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri, sui social invita a fare attenzione. «Mi spiace molto per la persona coinvolta e mi auguro di cuore che possa uscire da questa brutta avventura al più presto», scrive Negri su Facebook, facendo un invito ai cittadini: «Comprateli da rivenditori sicuri e certificati, evitate di raccoglierli a meno che non siate grandi esperti. Di certo, non raccoglieteli a Cesano». Ogni anno, il Centro Antiveleni di Milano registra diverse centinaia di casi di intossicazione da funghi, di cui alcune mortali. La maggior parte di queste è determinata da funghi raccolti e non controllati, o raccolti in luoghi non idonei, o commestibili ma non adeguatamente preparati. Per informazioni si possono interpellare i micologi di Ats. Sul sito di Ats c’è anche un vademecum per la raccolta e il consumo dei funghi, con molti consigli utili e gli errori da evitare.

Fonte:
Corriere della Sera.it/Milano

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