Verona, dieci intossicati in ospedale per aver ingerito funghi velenosi
Tre casi di positività ad amanitina, veleno presente nella Amanita falloide o nella Lepiota. Appello dell’Usl: «Fate sempre controllare quel che raccogliete». Micologi a disposizione a Bussolengo e Verona.
Sono andati a raccogliere funghi, senza poi farli controllare da un micologo esperto finendo all’ospedale intossicati. È boom di casi negli ultimi giorni a Verona, dove dieci persone si sono rivolte al Pronto soccorso di Borgo Trento, dopo aver riscontrato i sintomi una volta mangiati i funghi. Sette di queste sono state prese in carico dal Centro antiveleni di Verona, le altre tre da quello di Negrar.
L’amanitina
A seguito di accertamenti, tre su dieci sono risultate positive alla amanitina, potente veleno presente nelle specie quali Amanita falloide o la Lepiota, dagli esiti mortali se l’intossicazione non viene prontamente trattata con farmaci, tra cui anche alcuni antidoti e «sottoponendo il paziente a una terapia pesante e lunga», spiegano dall’azienda ospedaliera universitaria integrata scaligera. A tal proposito, il Centro antiveleni e l’azienda, insieme all’Ispettorato micologico dell’Usl 9, invita, quindi, tutti coloro che andranno a funghi alla massima cautela e a segnalare eventuali sospette intossicazioni al numero 800 011 858.
I micologi sono a disposizione tutti i lunedì dalle ore 16 alle 18 al Polifunzionale Usl 9 di via Dalla Chiesa a Bussolengo (stanza 212, primo piano) previo appuntamento telefonico ai numeri 045671240 o 333 6189949 e tutti i mercoledì, dalle 16 alle 18, presso Usl 9 di Verona, via del Capitel 22, (stanza riunioni) previo appuntamento telefonico al 333 6189812.
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