Inquadramento sistematico e tassonomico:
Regno Fungi, Divisione Ascomycota, Classe Pezizomycetes, Ordine Pezizales, Famiglia Tuberaceae, Genere Tuber, specie aestivum var. uncinatum.
Nome comune:
Tartufo nero scorzone tardivo, Scorzone tardivo.
Origine nomenclatoria:
l’etimologia della specie proviene dal latino uncinatum, ovvero uncinato, per le creste delle spore che appaiono a forma di uncino al microscopio.
Ascoma::
costituito da un cleistotecio di diametro fino a 100 mm, di forma subglobosa piuttosto regolare, talvolta un po’ bitorzoluto, base incavata; colore nero; solitario o gregario.
Struttura peridiale:
a verruche piramidali, grosse, rilevate, a base larga irregolarmente
poligonale, ad apice depresso.
Gleba:
soda e polposa, prima bianca poi caffelatte, infine ocra-brunastra, con soffusioni di rossiccio, segnata da numerose venature sterili, bianche, sottili e molto ramificate.
Odore:
fruttato, gradevole, debole inizialmente, poi sempre più intenso.
Sapore:
dolce, gradevole, più intenso che in T. aestivum var. aestivum Vitt., 1831.
Spore:
35 x 27 μm reticolate-alveolate, con creste; subglobose o ellissoidali, di colore ocra-bruno, gli aschi sono globosi, sessili o brevemente peduncolati, con un numero di spore da 1 a 6.
Ambiente di sviluppo:
in terreni calcarei, drenanti e brecciosi in boschi di latifoglie, misti con conifere ma anche sotto piante isolate; dal livello del mare fino a circa 1500 m di altitudine; tardo autunno, simbionte micorrizico.
Commestibilità:
commestibile.
Note:
affine a T. aestivum var. aestivum Vitt., 1831. di cui rappresenta la manifestazione tardo - autunnale; rispetto ad esso è più sapido, profumato ed apprezzato.
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